In un’azienda metalmeccanica leader nel settore della logistica di magazzino, un gruppo di ricercatori universitari di discipline umanistiche tiene lezioni di storia, letteratura, pedagogia, filosofia e storia del teatro destinate al management, a impiegati e operai: tutto avviene al termine dell’orario di lavoro, senza obblighi e senza alcuna apparente connessione con l’attività produttiva. In aule ricavate fra imponenti scaffalature industriali, muletti e presse per la lavorazione dell’acciaio, quasi la metà dei dipendenti accoglie l’inusuale proposta e si lascia guidare in un percorso sulla narrazione del sé che si svolge attraverso l’Otello di Shakespeare, le maschere nude di Pirandello o alcuni protagonisti della letteratura industriale di metà Novecento.
La descrizione di quell’esperienza, dalle motivazioni che l’hanno ispirata alla sua realizzazione, si offre come occasione per approfondire il ruolo delle humanities nei contesti di apprendimento formale, non formale e informale; il discorso, condotto lungo tracciati epistemologici propri dell’educazione degli adulti e della pedagogia del lavoro, si sviluppa attorno al complesso equilibrio fra identità personale e professionale dell’adulto-lavoratore che aveva già orientato, ad esempio, le scelte imprenditoriali di Adriano Olivetti e inquadrato oggi nel più ampio dibattito sulla responsabilità sociale delle imprese.
Il testo, nel rivolgersi a studenti di scienze dell’educazione, formatori, responsabili di risorse umane e anche imprenditori, apre alla possibilità di una via umanistica della formazione aziendale, capace cioè di “coltivare l’umano” senza venire meno alle esigenze produttive.
Matteo Cornacchia è ricercatore in Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste, dove insegna Educazione degli adulti e coordina il corso di studio in Scienze dell’educazione. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la condizione adulta, la responsabilità educativa e l’impiego dei saperi umanistici nella formazione.