Riflessioni “im-possibili”, pandemiche, di Ireneangela

Voglio tutto

Teresa di Lisieux, messa davanti alla possibilità di scegliere tra vari doni, disse: “non voglio scegliere, voglio tutto”. Sembra la frase di una bambina capricciosa, non è così. Volere tutto senza condizioni è grande, è un SI alla vita nella sua totalità.  Non sappiamo ciò che ogni dono contiene, ma aperti e saldi superiamo l’accettazione di ciò che verrà,  lo “vogliamo”. Volere tutto è molto diverso che accettare. Accettare è anche consentire ed accogliere, a ricevere quanto viene offerto o proposto, ma anche sopportare o sottomettervisi con rassegnazione. Volere no, è tendere con decisione, la determinazione di fare, è un “ho deciso che…” , e anche un desiderio imperioso. Un desiderio imperioso di vita, di forza, di nuovo, di prende su di se il proprio bagaglio di prove e di talenti (nulla è più inviso all’anima che abbandonare i propri talenti). Ecco con umiltà, consapevolezza vi invito  ad accogliere la forza del ‘volere tutto’ proprio in questo momento così complesso e delicato, ma non perchè: ” tanto non possiamo fare altro che aspettare e sperare…” ma aprendo gli occhi, restando svegli, per vedere, non solo guardare, ciò che avanza, con la forza dell’amore.

La prossima riflessione im-possibile sarà su cosa si intende con talenti

a presto

Ireneangela

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