La nostra capacità di adattamento in questi periodi è stata l’arma più potente per attraversare il tempo Covid. L’umano di adatta a tutto, ovvero mette al primo posto la sopravvivenza, lo fa anche a costo di pagare prezzi ingenti, spesso senza rispetto del corpo della mente. Nutrire non significa solo fornire di cibo un essere vivente, alimentarlo, ma anche coltivare nell’animo un sentimento, una disposizione nei confronti di qualcuno o qualcosa. Dobbiamo imparare a nutrirci. Di sicuro non possiamo più indugiare nei falsi bisogni, soporifere induzioni di pseudo benessere, ciò che ci sorreggerà nel caos di un ‘dopo’ imprecisato, saranno dei nuovi valori, la capacità di prendere in mano la vita a volto scoperto, alla luce di un salutare” meglio dirselo”, meglio che tacere, sotterrare, bisbigliare. Trovare un nuovo nutrimento che ci sostenga diventa imperativo. Siamo fatti per poter superare, innovare, trasformare il caos di questo momento. In verità la chiave non esiste ancora, ma le scelte che faremo (nel bene o nel male) determineranno il nostro futuro Un futuro che ha le caratteristiche del qui ed ora, che ci fa restare dentro il nostro caos in modo salutare per scoprire che gli strumenti necessari per creare li abbiamo già tutti in noi stessi, siamo il nostro Golde Power, di fatto abbiamo un potere speciale di rinascita insito in noi naturalmente. Come sviluppare tutto ciò? Attivando una connessione fatta di reciprocità comunitaria, di nuovi valori che comprendono anche la fragilità, le differenze, un saper fare amorevole, che si estende oltre noi e che comprende il nostro vicino. Se le prossime e non saranno scelte sostenibili, nutrienti, non funzioneranno e ora dobbiamo (imperativo) fare; fare bene e solo ciò che funziona, attivare processi vitali e personali.
Sul come vi rimando alla prossima riflessione….
Per molti é stato davvero un periodo di riflessione, di revisione, di promessa di cambiamento. IL consumismo sfrenato pare essere stato sconfitto, in favore di scelte più utilitaristiche e ponderate. Si é riscoperto lo spirito, il pensiero, lo stare bene senza desiderare l’impossibile, ma rendendosi conto del valore degli affetti, dell’importanza degli amici. Mi auguro che questo modus vivendi resista anche dopo la fine della pandemia, quando una nuova normalitá si fará strada nella nostra mente e nel nostro cuore.