Impresa: un valore collettivo per la vita

L’impresa è un sistema organizzativo da cui dipendono i destini di numerosi individui e, in questo senso, essa è una comunità di destini e il suo valore è dunque collettivo.  L’azienda cresce o decresce insieme a tutti i suoi componenti dal Ceo, il management, i dipendenti, i collaboratori, i soci, gli azionisti, tutti condividono lo stesso destino. Dunque consideriamo l’impresa come un movimento della vita che, deve essere, per fiorire, al servizio della vita stessa. Grazie proprio all’approccio fenomenologico, il Prof Hellinger che ha iniziato a intuire quali fossero le leggi del successo e dell’insuccesso nel lavoro, nella professione e nelle organizzazioni e nelle imprese possiamo oggi avvalerci di un metodo straordinario di consulenza molto particolare che si differenzia da tutte le consulenze fin ora disponibili. Un’impresa è un sistema composto di persone, con il proprio vissuto e la propria storia e questo ci porta a dedurre come la vita personale e la vita professionale non siano separate, ma intrinsecamente connesse e come, al tempo stesso, nella struttura di una organizzazione possano ricrearsi dinamiche appartenenti alle famiglie di origine dei soggetti che vi operano. Le aziende non sono quindi entità materiali, esse sono piuttosto entità spirituali e creative, regolate da leggi spirituali, le stesse esistenti alla base dello sviluppo e del fluire della vita. L’approccio fenomenologico ci mostra come ci siano dei veri “ordini del successo” che determinano l’andamento di un’impresa o di una organizzazione lavorativa, e che il rispetto di tali leggi è fondamentale affinché il flusso vitale possa scorrere e sostenere la massima espressione del potenziale di un’azienda e di tutti i suoi componenti. Grazie alle Costellazioni aziendali e organizzative si è potuto constate che quando un’azienda non cresce, si chiude in sé stessa o va verso il fallimento, alla base i principi su cui si basano gli ordini del successo non sono stati rispettati e questo si riflette sui leader che non sono in grado di gestire la loro posizione e conseguentemente i ruoli e il lavoro dei collaboratori che non hanno una direzione. I collaboratori avranno relazioni disfunzionali, oppure perdono di vista il compito ultimo del loro operato, non perseguono gli obiettivi con la solerzia dovuta e i clienti non vengono seguiti e si allontanano.  Nel lavoro svolto in questi anni e nell’incontro con molti imprenditrici e imprenditori e le loro aziende quello che è emerso è come il successo sia il riflesso del rapporto con i propri genitori, in primis con la madre: trovare la strada verso nostra madre e accogliere nel nostro animo nostra madre così com’è, con rispetto e gratitudine, ci permette di essere profondamente connessi con il successo. Come sempre sosteneva Hellinger Il successo ha sempre il volto della madre. Le qualità che il successo ci chiede di sviluppare, sono le stesse che troviamo guardando nostra madre che si messa al servizio della vita dandoci la vita. Mentre sarà il movimento dell’anima verso il padre a farci trovare un posto nel modo, cosi sviluppiamo una leadership autorevole, impariamo a mettere dei limiti dicendo di no ed a salvaguardarci dal burnout, a rimanere nella forza necessaria per imporci sul mercato ad ogni livello. Il successo quindi esula in parte dalla nostra volontà ma viene determinato da una forza superiore che determina la nostra consapevolezza dandoci le basi per esser davvero al servizio della vita

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